Descrizione
La Rosa Canina è la specie di rosa spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi.
Viene largamente usata per i suoi altissimi contenuti di vitamina C : 2.250 mg per ogni cento grammi di porzione edule, e per il suo contenuto di bioflavonoidi (fitoestrogeni).
I principi attivi (oltre alla vitamina C, tannini, acidi organici, pectine, carotenoidi e polifenoli) vengono usati dalle industrie farmaceutiche, alimentari e cosmetiche; i frutti, seccati e sminuzzati, vengono usati in erboristeria per la preparazione di infusi e decotti.
È indicata come astringente intestinale, antidiarroico, vasoprotettore e antinfiammatorio, inoltre viene consigliata nei casi di debilitazione.
I semi vengono utilizzati per la preparazione di antiparassitari ed i petali dei fiori per il miele rosato.
Il suo decotto viene utilizzato in cosmetica per pelli delicate e arrossate.
Con i frutti freschi si preparano ottime marmellate. Si ricava una marmellata anche dai petali di rosa, come la vartanush.
Questa pianta deve il nome canina a Plinio il vecchio, che affermava che un soldato romano fu guarito dalla rabbia con un decotto di radici.
È l’antenata delle rose coltivate.
Predilige zone soleggiate. Resiste bene alla siccità.
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